Terra di acqua e fuoco
Il Monte Amiata è la più alta vetta della Maremma, una montagna di 1738 metri a pochi chilometri dal mar Tirreno. Oggi appare come una tranquilla montagna ma in passato fu un vulcano e la sua forma dovrebbe ricordarcelo, che, con le sue eruzioni, ha plasmato tutto il territorio circostante.
Proprio grazie alla sua antica attività vulcanica oggi abbiamo il tufo che sin dagli etruschi è stato usato per costruire le case, le acque sulfuree delle Terme e una terra fertile che copre tutte le sue pendici sino alle valle sottostanti.
L’Amiata appartiene territorialmente alle province di Siena e Grosseto e proprio in questo luogo le due culture si sono incontrate tra i suoi piccoli paesi immersi in una natura incontaminata fatta di boschi di castagni, querce e faggi.
Gli elementi naturali che contraddistinguono l’Amiata sono senza dubbio l’acqua e il fuoco. L’acqua della neve della vetta, delle sorgenti abbondanti che generano i fiumi che corrono fino al mare, delle peschiere di Santa Fiora e quella calda delle Terme di San Filippo nel senese e quelle di Saturnia nella provincia di Grosseto.
Il Fuoco, quello del sottosuolo che ha prodotto le eruzioni e reso fertilissimo le sue terre, quello che ha scaldato da sempre le acque termali e che produce oggi energia pulita a Santa Fiora ed Arcidosso.
Ma anche il fuoco che nelle tradizioni popolari viene sempre ricordato in tutte le manifestazioni folcloristiche con fiaccolate e falò rafforzando il legame ancestrale tra gli amiatini e questo elemento.
L’Amiata, è il più alto monte della Toscana meridionale, e dalla su vetta, è possibile ammirare un panorama spettacolare che spazia per centinaia di chilometri sulla Maremma, dal mare alle colline senesi e sul laghi di Bolsena e Trasimeno.
Tutti i suoi piccoli paesi, Santa Fiora, Arcidosso, Piancastagnaio, Rocchette di Fazio, Abbadia San Salvatore e Castell’Azzara sono da visitare per i loro centri storici dominati da antichi castelli e per le chiese ma soprattutto per godere la vita tranquilla che ancora qui scorre lentamente in un ambiente sospeso tra la tradizione e la modernità.
Probabilmente proprio la pace che si respira in questi luoghi hanno favorito lo sviluppo di una comunità buddista, Merigard, a pochi chilometri da Arcidosso alle pendici del monte Labro. Ma evidentemente la spiritualità era già da tempo presente in questa area tanto che qui si trova l’eremo del predicatore, David Lazzaretti, dove ha elaborato le sue teorie sulla chiesa giurisdavidica. Oggi, oltre all’eremo, è visitabile il Centro Studi David Lazzaretti aperto ad Arcidosso e che raccoglie cimeli e materiale legato al profeta e al suo operato.
Visto il suo stretto legame con la Natura le attività sportive praticabili sul Monte Amiata sono molteplici, dallo sci in inverno e tutti gli sport invernali in generale, al trekking e all’ escursionismo su un territorio ricco di parchi e riserve naturali.
Per gli appassionati della mountain bike e del cicloturismo, ci sono 6 percorsi che arrivano sino in vetta attraverso sentieri immersi nel bosco, con panorami mozzafiato sino al mare.
La Castagna è il simbolo gastronomico dell’Amiata ma non si possono non citare i funghi porcini e le olive di Seggiano da cui il noto olio di oliva.