PARCO DELLA MAREMMA

Dove incontrare i butteri di Maremma  

Il Parco della Maremma è uno dei luoghi da non perdere assolutamente quando si è in questa terra. Il Parco estendendosi su una superficie di circa 10.000 ettari, comprende tutta la zona pianeggiante ai piedi dei Monti dell’Uccellina e i 25 chilometri di costa selvaggia tra il paese di Talamone a Sud e Principina a Nord di Grosseto.

La pianura è quella strappata alle paludi grazie alle bonifiche che, con lunghi canali diretti verso il fiume Ombrone e il mare, hanno drenato le acque malsane rendendo i campi fertili e coltivabili. I monti sono quelli dell’Uccellina, coperti da sempre di fitti boschi, un tempo ricchezza unica per la raccolta del legname necessario per la produzione del carbone e il suo successivo uso per la fusione dei metalli.

Sia la pianura che le montagne, ma anche le restanti zone umide e il fiume Ombrone sono zone protette perché custodi di una flora e una fauna che rendono unica la Maremma. Incontrerete facilmente lungo i sentieri le volpi, l’istrice, i cinghiali e i daini, ma anche il falco pescatore e i fenicotteri oltre ad una serie di specie botaniche di estrema bellezza. 

Lungo i 25 km di costa, in alcuni tratti a picco sul mare, si aprono alcune delle spiagge più belle di tutta la Maremma: Cala di Forno, spiaggia  assolutamente selvaggia non lontana da  Talamone, raggiungibile solo via mare o a piedi, lungo un percorso di circa 10 km tra i boschi; la spiaggia di Marina di Alberese, lunga alcuni chilometri, la più famosa del Parco della Maremma, raggiungibile a piedi, in bicicletta e con una navetta che parte dalla biglietteria del Parco ad Alberese e la spiaggia di Collelungo, vicina ad Alberese, un luogo  tranquillo e di pace, compresa tra due imponenti pareti di rocciose di falesia.

Il modo migliore per visitare il parco è a piedi lungo i 15 diversi itinerari, un modo per vivere il contrasto stesso del Parco, con i suoi paesaggi diversi e suggestivi, aspri e rigogliosi allo stesso tempo. I sentieri permettono ai visitatori di immergersi in una natura rigogliosa e profumata e in un silenzio assoluto rotto solo dal richiamo degli animali e dagli uccelli. Forse l’itinerario più bello è quello delle Torri che corre lungo il crinale dei monti a più di 400 metri di altezza e da cui si gode una splendida vista sull’arcipelago toscano e sulla campagna interna. Da non dimenticare comunque quello che porta a San Rabano, con i resti di una abbazia cistercense immersa nel bosco. 

Il Parco si può visitare a piedi ma anche in bici, a cavallo, in carrozza, in canoa e addirittura montando un asino, un’escursione solo per bambini.

Parlando del Parco non si può non parlare dei Butteri; la loro presenza nel parco è reale e fa parte di un progetto di mantenimento degli antichi mestieri e dell’allevamento allo stato brado della tipica vacca maremma, con le grandi corna a lira e del cavallo maremmano che nelle pianure del Parco sono ancora gestiti unicamente dai butteri. Non è difficile infatti incontrarli al mattino o alla sera al rientro dal controllo giornaliero delle mandrie o durante il loro spostamento.